Trophic niche of the fox Vulpes vulpes in the Ticino Valley (Northern Italy) / Nicchia trofica della volpe Vulpes vulpes nella valle del Ticino
 
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Dipartimento di Biologia Animale, Università di Pavia
 
 
Publication date: 1991-07-09
 
 
Hystrix It. J. Mamm. 1991;3(1)
 
KEYWORDS
ABSTRACT
Abstract The diet of the fox was studied by the analysis of 223 scats gathered monthly during 1985 and 1986. The different categories of food were quantified as relative frequency of occurrence (Fr%) and as percentage of the mean bulk (Vm%). Mammals, mainly Rodents, were the staple food (Vm% annual=43.7) and reached the highest value in winter (Vm%=74.6 in January). Rats Rattus sp. were the principal rodents taken by foxes; they were probably preyed upon close to farmsteads where severa1 piles of garbage occurred. Birds were the second important prey category (Vm% annual=26.1) and were present at all time of the year; they were almost equally represented by Rallidae, Phasianidae, Anatidae and Passeriformes. Vegetables, mainly Rosaceae (Vm% annual=7.1) and Berberidaceae (Vm%=3.5) fruits, were also eaten all year rounds with a peak in summer (Vm%=82.2 in August). Insects, almost exclusively Coleoptera, carrions and garbage were less important items of the diet. Hares, rabbits, pheasants and wildfowl represented 23% of the annual mean bulk of ingested prey. The trophic niche breadth, evalued by the Levins' normalized index (B), was calculated using the relative frequencies (Fr) and the mean volumes (Vm). The BFr and BVm values were not significantly different, although the former values were higher (BFr annual=O.61 against BVm=0.49, data of 1985 and 1986 pooled). The monthly distribution of both indexes throughout the year draws a bimodal pattern with the maximum values in May (BVm=O.79) and November (BVm=0,91) and the minimum values in January (BVm=0.31) and in August (BVm=O,40). The fox uses several food categories, but only some of them are seasonally important. Riassunto La dieta della specie è stata studiata analizzando 223 feci raccolte con cadenza mensile nel 1985 e 1986. I dati ottenuti, espressi come frequenza relativa percentuale (Fr%) e volume medio percentuale (Vm%), evidenziano che i Mammiferi (soprattutto Roditori) sono la componente principale della dieta (Vm% annuale=43,7) e raggiungono i valori più elevati di presenza in inverno (Vm%=74,6 in gennaio). La specie preda in particolare i ratti Rattus sp. (Vm% annuale=20,6) che sembra catturare principalmente in vicinanza di piccoli centri abitati e cascine dove sono presenti diversi cumuli di rifiuti. Gli Uccelli sono la seconda componente trofica in ordine di importanza (Vm% annuale=26,1), compaiono tutto l'anno e sono ripartiti quasi equamente tra Rallidi, Fasianidi, Anatidi e Passeriformi. Anche i Vegetali (Vm% annuale=20,2) sono rappresentati per l'intero arco dell'anno, hanno valori massimi di presenza in estate (Vm%=82,2 in agosto) e sono composti soprattutto da frutti delle Rosaceae (Vm% annuale=7,1) e delle Berberidaceae (Vm%=3,5). Gli Insetti, costituiti quasi esclusivamente da Coleotteri, le Carogne e i Rifiuti sono componenti integrative della dieta. La predazione di selvaggina di particolare interesse venatorio (Leporidae, Phasianidae e Anatidae) è stimabile nell'ordine del 23% del volume medio di prede ingerito dalla specie nell'arco dell'anno. La nicchia trofica valutata utilizzando le frequenze relative non è risultata significativamente più ampia (BFr=0,61 cumulando i dati 1985-86) di quella rilevata sulla base dei volumi medi delle categorie alimentari consumate (BVm=0,49). Nell'arco dell'anno, entrambi gli indici così calcolati mostrano un andamento bimodale con i valori più elevati in primavera (BVm=0,79 in maggio) e autunno (BVm=0,91 in novembre), intercalati da quelli più bassi in inverno (BVm=0,31 in gennaio) e metà estate (BVm=0,40 in agosto). La Volpe tende ad utilizzare diverse categorie alimentari privilegiandone però solo alcune.
eISSN:1825-5272
ISSN:0394-1914
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