Habitat preferences of bats in a rural area of Sicily determined by acoustic surveys
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Dipartimento di Biologia Animale - Università di Palermo
 
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Laboratorio di Ecologia Applicata, Dip. Ar.Bo.Pa.Ve.,Università degli Studi di Napoli Federico II
 
 
Publication date: 2010-06-18
 
 
Hystrix It. J. Mamm. 2009;20(2)
 
KEYWORDS
ABSTRACT
Abstract The bat fauna of a 60 km2 wide area representing the typical rural landscape of inland Sicily and including the small “Rocche di Entella” karstic plateau (Natural Reserve and SAC) was surveyed between May 2006 and September 2007. Sampling was carried out at 95 sites, distributed proportionally in six main habitats. Bat calls were time-expanded with a D980 bat detector and then identified to species level by a Discriminant Function Analysis. We recorded 305 bat passes and identified 96.4% of recorded calls. Moon phase, cloud cover and their interaction did not affect total bat activity, nor did the sampling period. Aquatic and riparian habitats were preferred, whilst Eucalyptus plantations and vineyards were avoided. At species level, all bats selected the former habitats, except H. savii, and avoided field crops, except Myotis sp. Thermo-Mediterranean shrub formations showed the highest species richness, whereas vineyards had the lowest. Our study emphasizes the value of riparian habitats and low-intensity farming for bat conservation.
Riassunto Preferenze ambientali dei chirotteri in un’area rurale della Sicilia. Il presente lavoro espone i risultati di un’analisi di selezione del habitat da parte della chirotterofauna in un’area di 60 km2 rappresentativa del tipico paesaggio rurale dell’entroterra siciliano e comprensiva del plateau carsico "Rocche di Entella" (Riserva Naturale e SIC). Da maggio a settembre 2006 e 2007, abbiamo effettuato campionamenti mediante bat detector (Pettersson D980) in 95 stazioni distribuite proporzionalmente alla disponibilità di habitat. I segnali sono stati identificati mediante Analisi della Funzione Discriminante. Abbiamo re- gistrato 305 passaggi, identificandone il 96.4% a livello di specie. Né la fase lunare, né la nuvolosità o l’interazione tra queste hanno influenzato significativamente l’attività di foraggiamento; nessuna influenza è stata inoltre rilevata rispetto al periodo di campionamento. Nel complesso la chirotterofauna ha evidenziato una preferenza per gli habitat acquatici e ripari, mentre le piantagioni di eucalipto e i vigneti sono stati evitati. A livello di singole specie, tutte hanno selezionato il primo habitat, con l’eccezione di H. savii, ed evitato i coltivi, con l’eccezione di Myotis sp. La più elevata ricchezza in specie è stata registrata nelle formazioni arbustive termo-mediterranee, la più bassa nei vigneti. Il nostro studio rimarca l’importanza della tutela degli habitat ripari e di un’agricoltura condotta a bassa intensità per la conservazione della chirotterofauna.

doi:10.4404/hystrix-20.2-4444
eISSN:1825-5272
ISSN:0394-1914
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