Diet of the Eurasian badger (Meles meles) in an agricultural riverine habitat (NW Italy)
 
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Dipartimento di Biologia Animale, Università di Pavia
 
 
Publication date: 2005-01-31
 
 
Hystrix It. J. Mamm. 2004;15(2)
 
KEYWORDS
ABSTRACT
Abstract Badger Meles meles diet was studied throughout 2001-03 by the analysis of 199 scats collected in the River Po Park (Piedmont region, NW Italy). The study area (136 km²) included a large portion of plain (129.2 km²) dominated by agriculture (maize, rice and poplar plantations) with scarce riparian vegetation cover, and a small sector of hill (6.8 km²) mainly covered by broadleaved woods. Earthworms and maize were the staple foods in the overall badger diet and together accounted for 57% of the mean estimated volume (Vm%). Earthworm consumption varied seasonally with a marked decrease in summer, probably due to drought that reduced their availability (emergence of worms on the surface). This decline was compensated by a significant increase in the utilisation of fruits, mostly in hilly lands. Maize was consumed all year round without significant seasonal variation (percent frequency of occurrence: from 21% in summer to 44.6% in winter). Besides earthworms, the amount of protein of animal origin derived mainly from amphibians (Vm% = 9%) and mammals (Vm% = 7.2%), primarily rodents and lagomorphs. Badger diet consisted mainly of maize, amphibians and mammals in agricultural lowlands, and of earthworms, fruits and insects in hilly lands. Trophic niche breadth (B) varied from a minimum of 0.34 in autumn to maximum of 0.55 in summer. Our results characterize the badger as a generalist or opportunist feeder. Riassunto Dieta del Tasso (Meles meles) in un'area agricola fluviale dell'Italia nord occidentale La dieta è stata studiata nel 2001-03, tramite l'analisi di 199 feci raccolte nel Parco Fluviale del Po e dell'Orba (Tratto vercellese-alessandrino, regione Piemonte). L'area di studio (136 km²) è ripartita tra le due sponde orografiche del Po: un'ampia porzione (129,2 km²) è pianeggiante e prevalentemente coltivata a mais, riso e pioppi, con strette fasce di vegetazione riparia, la parte rimanente (6,8 km²) è collinare e principalmente caratterizzata da formazioni boschive di latifoglie. I lombrichi e il mais sono le componenti principali della dieta e insieme costituiscono il 57% del volume medio complessivo (Vm%) delle risorse utilizzate. Il consumo dei lombrichi varia stagionalmente con un calo consistente in estate, probabilmente imputabile alla siccità, fattore influenzante la disponibilità (scarsità di lombrichi in superficie) di questa risorsa per il tasso. Questo calo è compensato da un significativo incremento dell'utilizzo dei frutti (mele, susine e uva), riferito prevalentemente alla fascia collinare dell'area di studio. Il mais è consumato tutto l'anno senza variazioni stagionali significative (frequenza percentuale variabile dal 21% in estate al 44,6% in inverno). Oltre ai lombrichi, l'apporto di proteine d'origine animale è dovuto principalmente agli Anfibi (Vm% = 9%) e ai mammiferi (Vm% = 7,2%) rappresentati da roditori e lagomorfi. La dieta del tasso è caratterizzata da un maggior consumo di mais, anfibi e mammiferi, nella fascia di pianura agricola, e di lombrichi, frutti e insetti, in quella di collina. L'ampiezza della nicchia trofica (B) varia da un minimo di 0,34 in autunno ad un massimo di 0,55 in estate. Nel complesso, i dati acquisiti confermano che il tasso ha un comportamento trofico generalista o opportunista, come riscontrato nel centro-sud Europa.
eISSN:1825-5272
ISSN:0394-1914
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