Confronto tra la microteriofauna di vari ontaneti dell'Alto Adige
 
 
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Museo Scienze Naturali Alto Adige
 
 
Publication date: 2003-10-31
 
 
Hystrix It. J. Mamm. 2003;14(IV ATIt Congress Supplement)
 
ABSTRACT
Tra il 1996 ed il 2002 sono stati condotti studi su distribuzione e struttura delle comunità di micromammiferi in vari ontaneti della provincia di Bolzano. Le aree di studio comprendevano quattro piccoli frammenti di ontaneti lungo l?Adige (da 220 a 260 m) e cinque biotopi più estesi lungo altri corsi fluviali della provincia (Alnetum glutinosae/Alnetum incanae 850-1.130 m s.l.m.). Le indagini sono state effettuate con 100 trappole a vivo tipo ?Longworth? lasciate in posto per tre o quattro giorni. In genere nell?Alto Adige gli ontaneti costituiscono gli ambienti più ricchi di micromammiferi con un valore medio di numero di specie pari a 6,0 e un valore medio di densità di 16,3 individui/100 notti trappola. Le rive dell?Adige invece presentano una microteriocenosi abbastanza povera. Tra Merano e Salorno il fiume è completamente rettificato e circondato da frutticoltura intensiva, autostrade e ferrovie. Queste circostanze offrono spazio solo a poche specie generaliste con un valore medio di numero di specie che raggiunge il valore di 2,0 e con altrettanto basse densità (valore medio 2,7 individui/100 notti trappola). Mentre gli ontaneti del livello montano sono dominati da Clethrionomys glareolus, lungo l?Adige la specie prevalente sembra essere Apodemus flavicollis. Oltre a questa si trovano regolarmente A. sylvaticus, Microtus arvalis e Crocidura suaveolens. Gli ontaneti delle quote più alte invece vengono frequentati da Microtus agrestis, Sorex araneus e qualche individuo di Apodemus. Specialisti come Neomys fodiens oppure N. anomalus, che si incontrano regolarmente in molti ambienti umidi della provincia di Bolzano, finora non sono mai stati riscontrati lungo l?Adige. È probabile che i pochi frammenti di ontaneti della Val d?Adige, in assenza di ?corridoi? con altri ambienti naturali, siano diventati oramai difficilmente raggiungibili da animali poco mobili come i micromammiferi. Solo specie generaliste come A. flavicollis, A. sylvaticus o M. arvalis, che riescono a sopravvivere anche nei meleti del fondovalle, sono in grado di utilizzare queste ?isole?.
eISSN:1825-5272
ISSN:0394-1914
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