The application of the European strategy on invasive alien species: an example with introduced squirrels
 
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DIVAPRA Entomology & Zoology, Via L. da Vinci 44, 10095 Grugliasco (TO)
 
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INFS
 
 
Publication date: 2005-06-30
 
 
Hystrix It. J. Mamm. 2005;16(1)
 
KEYWORDS
ABSTRACT
Abstract We assessed the cases of squirrel species already introduced into Italy inside the framework proposed by the European strategy on invasive alien species. We collected information on 9 introductions that originated 8 populations: 3 of grey squirrels (Sciurus carolinensis), 2 of Finlayson's squirrels (Callosciurus finlaysonii), and 3 of Siberian chip-munks (Eutamias sibiricus). Food opportunism and high reproductive rate may explain the high success rate in establishing new populations, even with a low propagule pressure. A negative impact on the red squirrel (Sciurus vulgaris) and damage to forestry and manufactures have been recorded in the areas of introduction. Accordingly to the European strategy, Italy is called to build-up a rapid response system in order to avoid further releases of alien squirrels in the wild. Meanwhile these species must be considered as a priority for trade restriction. Considering the risks posed to biodiversity and human activities, Italy must adopt a precautionary principle, removing small nuclei of introduced species before they spread in large areas. Riassunto Applicazione della strategia europea sulle specie non indigene: un esempio con gli scoiattoli introdotti Come esempio di applicazione della strategia europea sulle specie invasive introdotte, abbiamo analizzato la situazione degli scoiattoli introdotti in Italia. Su 9 introduzioni registrate, in 8 casi si sono formate popolazioni naturalizzate: 3 di scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), 2 di scoiattolo di Finlayson (Callosciurus finlaysonii) e 3 di tamia siberiano (Eutamias sibiricus). L'alto successo delle introduzioni, anche a partire da pochi animali rilasciati, è probabilmente legato all'opportunismo alimentare delle specie considerate e al loro elevato tasso riproduttivo. Al momento, nelle aree di introduzione sono segnalati fenomeni di competizione con lo scoiattolo comune (Sciurus vulgaris) e danni alla vegetazione arborea e a manufatti. In accordo con la strategia europea, l'Italia deve implementare un sistema di risposta rapida per evitare future introduzioni di scoiattoli. Nel frattempo queste specie dovrebbero essere sottoposte a misure restrittive del commercio. Considerando i possibili rischi per la biodiversità e per alcune attività umane, l'Italia dovrebbe adottare un principio di precauzione, rimovendo vecchi e nuovi nuclei di specie introdotte prima che queste si espandano su ampie superfici.
eISSN:1825-5272
ISSN:0394-1914
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